Urrà per noi
"Ciao a Tutti, sono
Francesco, conosco ognuno di voi ed è bellissimo"
Ecco:
nella mia testa, nei giorni antecedenti a questo ultimo 9 giugno in
cui ho presentato il mio secondo libro, avrei voluto e dovuto
esordire così.
Sul fatto che poi non imparerò mai che le cose non vadano mai come le si sia pensate, potrei scriverci un libro, anche se (allerta spoiler) lo ho già fatto.
Perchè questa bloggata, quindi? A ben vedere, potrebbero esserci svariate risposte a questa domanda.
La prima, e forse più ovvia, è che c'erano molte più
persone di quelle che avevo invitato (e che quindi non conoscevo tutti :P ), anche se, in realtà, quello
che è successo lo scorso 9 giugno alla libreria "Le 2 Zitelle"
mi ha lasciato senza parole. E chi mi conosce davvero vi direbbe che è veramente impossibile, credetemi
:)
E così, a due giorni da uno dei momenti più commoventi della
mia vita e con gli occhi lucidi, non so davvero da dove
iniziare.
Forse dovrei proprio dal fatto che, per questa seconda
pubblicazione, fatico ancora a credere che tutto questo stia
succedendo proprio a me.
Eravate davvero tanti, e non lo scrivo per
sventolarlo ai quattro venti. Quello che alcuni, forse malignamente
chiamerebbero auto celebrazione, per me è un puro e semplice
ringraziamento che mi ha portato più volte ad alzarmi in piedi di
fronte a tutti voi presenti per applaudirvi.
Quindi grazie di
cuore a chi ha trovato il tempo di uscire in una giornata di pioggia
per raggiungermi.
Grazie infinite a voi, Marta e
Carmen, che mi avete onorato della vostra ospitalità nel vostro
negozio, credendo sempre in me supportandomi e sopportandomi in
questi ultimi tre incredibili anni.
La verità è molto più
ampia di così, e non basta la lista dei ringraziamenti in fondo al
libro, soprattutto se penso a tutte le persone che hanno fatto
parte di questa mia folle visione.
È stato bellissimo ritrovarvi
tutti lì, come è stato bellissimo percepire l'affetto di una
comunità di visi a me sconosciuti che è accorsa non riuscendo ad
entrare, aspettando la propria copia che alla fine non ha avuto
perché le vendite, quel giorno, sono andate oltre ogni aspettativa.
Posso dire che mi spiace Ladies and Gente, ma tornateci dalle
Zitelle, che sono bravissime e a breve ne ordineranno altre.
Devo ricordarmi di Jessica e
Moira, che per anni hanno corretto le mie paludi di orrori
ortografici arrivando a dare alle mie parole un senso. Dovrei
ringraziare Ali&no editrice: senza di voi ogni pagina che ho
scritto sarebbe ancora dentro al computer da cui sto scrivendo questa
postata, e dovrei ricordarmi di Elisa, per la foto nelle note
biografiche.
Poi ci sei tu, il cui nome non farò, perché sei
stata lì con quel tuo bel sorriso pacifico a guardarmi attraverso la
vetrina e trovando il tempo di venire a vedermi. Ho parlato talmente
tanto di te alle persone che mi chiedevano come tutto sia successo
proprio a me, ma sappiamo entrambi come sono andate le cose quando
hai creduto in me prima degli altri.
Vorrei davvero potermi
ricordare di ogni giornalista (Tati e Lina, giuro che vi chiamo a
giorni per una birra) ogni editore che ha divulgato i comunicati
stampa e a chi, addirittura è venuto da distante ancora una volta
per festeggiare con me e scattarmi le foto in questa bloggata (Sam + Fuss), oltre ad
ognuno che c'è stato a festeggiare per me e con me fino a sera, ma
anche volendo non ci riuscirei a ricordarmi ognuno di voi, perché è
tutto così bello ed incredibile che voglio solo godermi questo
momento stappandomi una birra e brindando ad ognuno di voi.
Posso
dire una cosa, se proprio devo dirne un'altra, però. Come in questi
anni ho detto e ripetuto: il cielo di Belluno è davvero troppo
piccolo per mancarsi all'infinito, e forse il mio miglior
ringraziamento per tutti voi sarebbe di vedere le mie lacrime ora,
mentre finisco questo post.
Urrà per noi, gente.
Urrà per
tutti noi!
F.
P.s. vi lascio con un po' di gioia in ordine sparso:
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